martedì 23 marzo 2010

Sulla manifestazione del PDL alla Magliana.


Fuochi, tricolore e slogan xenofobi ieri sera a P.zza de Andrè, con alla testa noti personaggi appartenenti al PDL e, in particolare del Circolo “Magliana senza Padroni”, confermano il ruolo trainante di questa organizzazione nel diffondere odio razziale, soprattutto tra i giovani.

Alla prova dei fatti è stato, pertanto, tradito l’intento dichiarato tramite un manifesto non firmato attaccato su tutti i muri del quartiere, dove si parlava di restituire, attraverso la suddetta manifestazione, il volto della Magliana accogliente e laboriosa, secondo costoro infangato, non dall’episodio dell’assalto contro i bengalesi di V. Murlo, ma dagli articoli dei giornali in cui si è parlato chiaramente di azione razzista.

Lo scopo di minimizzare il gesto compiuto da 15 – 20 giovani ad atto puramente vandalico è stato sempre al centro del tentativo di personaggi del PDL, sia di Magliana che del Consiglio Comunale di Roma nell’avvicinarsi alle vittime con finte e ipocrite manifestazioni di solidarietà e quella di ieri ne è la conferma più eclatante.

Senza contare l’apprensione destata nella cittadinanza quando ad un certo punto le torce accese per tenere la preannunciata fiaccolata sono state ammassate tutte nella piazza determinando un falò con fiamme altissime e fuori controllo, tra schiamazzi, sventolar di bandiere tricolori e inni da stadio.

Questa triste rappresentazione di falsa italianità rischia di surriscaldare di nuovo gli animi, che sembravano sedati dopo le manifestazioni forti e determinate contro il razzismo del 15, 16 e 19 marzo uu.ss., in cui immigrati, associazioni del territorio, forze politiche del centro sinistra e Consiglio del Municipio XV hanno sfilato a più riprese nel quartiere.

Chiediamo a chi ne ha la responsabilità a tutti i livelli se si intenda porre un argine a tutto questo, non con vuote e false campagne sulla sicurezza, ma con atti concreti, per quanto ci riguarda non abbasseremo la guardia e continueremo a condannare e combattere fascisti e razzisti ovunque si annidino.
Franco Moretti, Ileana Izzillo e Alfredo Toppi


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