
Si dovrebbe partire dall’espianto di ben 28 platani presenti lungo l’attuale spartitraffico centrale e di moltissime altre alberature presenti lungo la carreggiata laterale da trapiantare su un’area verde alla fine di Via Fermi. La realizzazione di quest’area e di uno spazio centrale pedonale con panchine ed aree giochi a servizio dei pedoni sarebbero i vantaggi a servizio della collettività insieme alla restituzione di una sorta di ripristino della legalità contro la sosta selvaggia. Uno strano modo di operare se si pensa che nella zona già esiste un parcheggio pubblico in Via Blaserna che l’Atac non ha alcuna intenzione di gestire visto che non ha mai risposto alle sollecitazioni del Municipio che ne chiedeva la presa in carico. Il PUP di Via Fermi invece è un’opera privata su un terreno pubblico che porterà alla realizzazione di 179 box privati, 222 posti a rotazione, chiaramente a pagamento, e solo 70 posti disponibili a titolo gratuito. Saranno cancellati con una bacchetta gli attuali non pochi posti pubblici gratuiti esistenti. Degni di considerazioni son peraltro le preoccupazioni dei residenti sull’impatto che la costruzione potrà avere sulla stabilità presente e futura dei palazzi visto che i lavori incideranno su un’area costruita su materiale di riporto con presenza di falde acquifere. La realizzazione di un’opera di tale portata non può essere realizzata senza che sia attivato un processo corretto e completo di informazione verso i cittadini perché l’utilità pubblica dell’intervento deve essere preminente sull’interesse chiaramente privato dell’iniziativa. Chiedo pertanto al Sindaco di tenere nella dovuta considerazione le richieste dei cittadini residenti prima che i lavori inizino.
Gemma Azuni
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