domenica 22 luglio 2012

Hollande fa cose di sinistra. Lo spread scende.

Soffermiamoci su questo apparente mistero.
Lo spread tra i titoli di Stato francesi e quelli tedeschi si è ridotto, da quando c’è un socialista all’Eliseo. Il quale fa cose di sinistra: assume insegnanti, alza le tasse sui ricchi (patrimoniale aggiuntiva). Eppure questo non mette in fuga i capitali, anzi a giudicare dallo spread la Francia di Hollande è considerata oggi più solida e solvibile.
Dunque: i mercati non impongono per forza il “pensiero unico” dell’austerity anti-sociale. Del resto, più in piccolo, anche il Belgio è tornato nell’alveo dell’Europa “germanica” secondo il giudizio dei mercati, pur avendo un premier socialista (Elio Di Rupo) e malgrado la fragilità della coesione fiamminghi-valloni. La lezione è che i mercati premiano la stabilità delle prospettive politiche a medio-lungo termine (la Francia ha una maggioranza socialista blindata per 5 anni)................

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