lunedì 2 maggio 2011

“Lavoro nero e caporali: 50 euro per un giorno e nessun diritto”

Tra abusi, ingiustizie e morti invisibili
Sono le 5 del mattino, sulla statale a ridosso della Magliana, periferia sud di Roma. Vicino a un viadotto, si distinguono delle sagome sul ciglio della strada: vanno avanti e indietro tra le auto che sfrecciano. Saranno una cinquantina, da lontano sembrano prostitute. In realtà sono uomini: moldavi, ucraini, rumeni, polacchi in attesa del caporale che di lì a poco li assolderà in qualche cantiere, «in nero ovviamente». Costano la metà e lavorano quasi il doppio rispetto a un operaio regolare. Un manovale in nero prende 40 euro per dieci ore di lavoro; si sale fino a un massimo di 70 euro per quelli con più esperienza. Vuol dire che devono saper fare di tutto: muratura, pittura, intonaco, massetti, pavimenti, idraulica etc. Nessuno può discutere o contrattare il salario. Se ti sta bene sali in macchina, altrimenti resti in strada ad aspettare la prossima opportunità, se ci sarà. Perché le strade della capitale sono sempre più piene di lavoratori che si offrono senza condizioni.lavoratori, operai. Tutti in cerca di un lavoro. «In nero, ovviamente»........(Antonio Crispino, Corriere della sera del 29 aprile 2011).
Guarda il video dal Corriere della sera
http://www.corriere.it/cronache/11_aprile_28/lavoro-sporco-nero-operai-diritti-crispino_b589d4fe-7194-11e0-9f4e-c2e6495f1ddd.shtml

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